"MAMMA, DIVERTITI COME UNA BAMBINA!"

FEDERICA SILIPO • gen 15, 2023

 

E COSI' HO DATO ASCOLTO AL POLIGLOTTA DELL'AMORE

 

 

Il compito dei genitori non è facile, ma nemmeno quello dei figli. Grandi o piccoli che siano, ci fanno preoccupare, agitare, irritare, ma anche i nostri comportamenti hanno gli stessi effetti su di loro.

Per quanto possano suscitare le nostre ire, riescono sempre a farci sorridere con i loro atteggiamenti strampalati, le facce buffe e quella spontaneità che purtroppo rimane intrappolata nella prima manciata di anni di vita. Ma quello che i bambini sanno fare meglio è amarci incondizionatamente, anche quando si nascondono dietro a un comportamento ribelle, quando ci sembra che la loro missione sia farci perdere le staffe e quando il nostro copione di critiche quotidiane nei loro confronti si arricchisce di nuovi spunti.

Non importa quanto vengano sgridati, riescono sempre a stupirci con un abbraccio inaspettato o con una frase saggia che non sappiamo spiegarci da quale angolo del cuore l'abbiano pescata.


I bambini sono i nostri maestri e se solo riuscissimo a imparare da loro, saremmo in grado di vivere un'esistenza più piena, spontanea e irrazionale, un'esistenza con i colori dell'arcobaleno che sa cogliere l'attimo presente, che si rifiuta di appesantirsi di un passato di rimpianti e di un futuro dipinto a gradazioni di grigio.

I bambini sanno riempire la nostra giornata con perle di saggezza espresse non solo con le parole, ma con sorrisi, scherzi, smorfie e anche visetti imbronciati. Sono i poliglotti dell'amore, i poeti dei capricci e i pittori della facilità.


Se solo provassimo a comunicare nelle loro lingue, a mettere in pratica i loro consigli spiattellatici sotto il naso con una semplicità disarmante, i nostri mondi si fonderebbero, senza rimanere alla distanza di genitore-figlio.

Quanto ne guadagnerebbero le nostre vite di adulti rapiti dal frenetico scandire del tempo, vittime del "devo fare" e schiavi del "prima il dovere, poi il piacere". Quanto gioverebbe a quei piccolini che a volte ci sembrano marziani atterrati per caso sul pavimento del nostro salotto messo a soqquadro. Quanto favorirebbe quei cuccioli, gnomi, passerotti e tesori che a volte etichettiamo come pesti alla fine di una giornata che ci ha tolto il fiato e la voglia di ridere delle loro marachelle. Quanto agevolerebbe le pubbliche relazioni tra il paese "genitori" e il paese "figli", con un interscambio culturale reciprocamente vantaggioso.


Quando aveva sette anni mio figlio mi disse: "Mamma, divertiti come una bambina!" Mi è preso un colpo perché chiedendomi quando fosse stata l'ultima volta che mi ero divertita moltissimo, non sono riuscita a darmi una risposta.

Da allora ho deciso di impegnarmi, con tutta me stessa, ma non con il cuore ferito da delusioni, critiche e arrabbiature, bensì con quel cuore di bambina che ha ripreso a battere dopo tanto tempo. Talvolta ho zoppicato, di nuovo, e in quei momenti mi sono ripetuta come un mantra quella frase: “Divertiti come una bambina”.


So che fare il genitore è difficilissimo e ci sono momenti in cui gridare, arrabbiarsi e una bella sculacciata sembrano essere le soluzioni migliori per fuggire da una situazione in cui ci si sente in trappola, quasi vittime dei propri figli.

So anche che a volte si ha la sensazione di non sapere più come agire, quando le parole cadono nel vuoto, le critiche non sortiscono gli effetti desiderati e si viene biasimati per il comportamento dei propri figli.

So anche però che una giusta sintonia tra il nostro e il loro mondo è possibile: ragionando di più con il nostro cuore di bambini, quel cuore con le ali che è ancora pronto a spiccare il volo; rendendo loro più partecipi del nostro mondo, spiegando invece di imporre, lasciandoli esprimere invece di zittirli, facendogli capire perché una cosa non si fa e perché un'altra si deve fare. Affinando la comunicazione, non solo verbale, non esisteranno più il nostro e il loro mondo, ma uno solo che brillerà come porporina su un biglietto di auguri.


È per questo che è nato il progetto delle MeditaFiabe, per avvicinarci ancora di più a loro e per avvicinare loro al nostro ruolo di adulti. Le meditazioni che trovate nel sito hanno il compito di facilitare il ruolo dei genitori, ma anche quello dei figli. Amiamo profondamente i nostri cuccioli e faremmo di tutto per proteggerli, aiutarli e sostenerli nel loro cammino.

Le storie sono studiate per alleggerire alcuni dei principali problemi che si trovano ad affrontare bambini e adolescenti in una società che chiede loro tanto  alla quale possono dare tanto con l'entusiasmo di cui sono capaci. Ma anche da adulti si ha bisogno di attenzione, sostegno, amore. Sentire le fiabe assieme ai propri figli nutrirà anche il bambino o la bambina interiore che ognuno di noi custodisce dentro di sé.

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